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Sottosale, 2008

Concept e progetto grafico di un libro di risposte durante la crisi economica del 2008

Concept and graphic design of a book of answers during the 2008 economic crisis

con - Sabrina Piediferro e Ambra Zeni

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“La conserva è ansia allo stato puro” ha scritto il sociologo Girolamo Sineri “ma è anche una scommessa sul futuro: chi farebbe mai più marmellate se non avesse la speranza di vivere almeno il tempo di poterle mangiare?”.

Così abbiamo inziato a pensare al sale, protagonista di primissimo piano della storia dell’alimentazione, grazie alla sua proprietà di prosciugare i cibi e mantenerli nel tempo.

Il sale come principale garanzia di sussistenza di un’economia rurale che non poteva affidarsi al mercato quotidiano o al capriccio delle stagioni.

Molti anni dopo, tecniche più sofisticate ci hanno aiutato a sviluppare una civiltà fino a ieri quasi perfetta, un modello economico che sembrava darci sicurezze incrollabili.

E oggi?

Cosa metteremmo sotto sale?

Travolti da una dura crisi economica, cosa vorremmo salvaguardare dal trascorrere del tempo?

Cosa vorremmo preservare per i famigerati “tempi migliori”?

Questa è la domanda che abbiamo rivolto a un campione di 30 persone appartenenti a  realtà lontane le une dalle altre alla ricerca di risposte che ci mostrassero, momenti di vita, attimi di giornate, di individui diversi e distanti tra loro.

In comune, il sale, simbolo di tradizione, cultura e conservazione, che ci fa scoprire qualcosa in più su noi stessi e sui tempi che stiamo vivendo.

Il risultato è un piccolo libro “bucato”, in continua evoluzione, che racconta le paure ma soprattutto i desideri dell’Italia di oggi; una raccolta di foto ed interviste che raccoglie oggetti e concetti da salvare e da metttere “sottosale”!

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